INTRODUZIONE


Oria è una ridente cittadina medievale di circa 16.000 abitanti, centro di importanza turistica per i suoi beni monumentali ed ecclesistici. Dal 1591 è Sede Episcopale in seguito alla separazione dalla Diocesi di Brindisi e la sua antica tradizione cristiana parte sin dai tempi della Evangelizzazione Apostolica.
Con la sua storia millenaria ha offerto numerosi motivi e occasioni per la nascita di riti, usanze e manifestazioni, basate sugli avvenimenti civili e religiosi di cui è stata protagonista; una di queste tradizioni è rappresentata dai Riti della Settimana Santa.

Infatti, già dal primo giovedì di marzo e per tutti i Giovedì di Quaresima,si celebra il rito Quaresimale “Scenni Cristu” ove il baldacchino con il simulacro di Gesù Morto viene portato a spalla dalla Chiesa di S. Benedetto alla Basilica Cattedrale, accompagnato dal suono stridulo di particolari strumenti denominati "trenuli" e "trancasci".
La Domenica delle Palme viene messa in scena, all’aperto,  la Sacra Rappresentazione “La Passione” che introduce i riti della Settimana Santa: in Piazza Lama (la mattina) si rappresenta  "l'Ingresso di Gesù a Gerusalemme" e al tramonto presso l'Istituto dei Padri Rogazionisti, le scene "dall'Ultima Cena alla Resurrezione".
L'organizzazione è del Gruppo di Promozione Umana.
Il Mercoledì Santo la processione "Scenni Cristu" ripropone lo stesso rito dei giovedì di Quaresima, con l'aggiunta di tutte le altre statue dei Misteri e della Addolorata.
Il Giovedì Santo, dopo la S. Messa denominata "In Coena Domini", si rinnova il pellegrinaggio dei fedeli per le chiese cittadine dove sono stati allestiti gli Altari della Reposizione, comunemente detti "Sepolcri". Questi, addobbati con drappi multicolori, con i tipici vasi di grano fiorito ed avvolti in una luce tenua, sono molto suggestivi ed invitano al raccoglimento e alla preghiera.
Di forte impatto emotivo è la processione dei Misteri che si svolge nella tarda serata del Venerdì Santo ed è organizzata dall’Arciconfraternita della Morte, con la partecipazione delle altre Confraternite: la Confraternita di Maria SS. del Rosario, la Confraternita di Maria SS. Immacolata e la Confraternita del SS. Nome di Gesù.


Intanto, in attesa della Domenica di Pasqua, mentre le varie Chiese preparano la liturgia della "Veglia Pasquale", forni e pasticcerie sfornano i tipici dolci pasquali: "lu picurieddu"  (agnellino di pasta di mandorla), "li scarpetti" (a forma tonda di pan di spagna ricoperta di glassa), "li frisi e la puddica cu l’ovu" (pasta di pane con l'uovo sodo dentro) e tante altre goloserie.

- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web.
- Foto tratte dal web.